
Come investire nel CAC 40?
Il trading di azioni è il metodo più comune per investire nel CAC 40. Gli investitori comprano le azioni delle società elencate nell'indice nella speranza che il loro costo aumenti, consentendo loro di ottenere un profitto vendendole a un prezzo più alto. Inoltre, gli investitori possono ricevere dividendi dalle società in cui hanno investito, il che rappresenta un ulteriore vantaggio.
Comprare e vendere le azioni del CAC 40:
Il trading di azioni del CAC 40 prevede l'acquisto e la vendita diretta di azioni delle società incluse nell'indice. Gli investitori possono selezionare aziende specifiche in base alla loro analisi fondamentale e tecnica, quindi comprare azioni nella speranza che il loro valore aumenti.
Oltre alle potenziali plusvalenze, gli investitori possono anche ricevere dividendi regolari dalle società in cui hanno investito, un ulteriore vantaggio di questo metodo di investimento a lungo termine.
Investire nei futures del CAC 40:
Il trading sui futures del CAC 40 permette ai trader di comprare o vendere contratti in una data futura a un costo prestabilito. Questi contratti si basano sull'indice stesso, il che significa che i trader non possiedono effettivamente azioni di singole società.
Questo metodo è spesso utilizzato per il trading a breve termine, con transazioni che avvengono nell'arco di pochi giorni o settimane. I futures offrono ai trader l'opportunità di trarre profitto dai movimenti direzionali dell'indice senza dover comprare o vendere le singole azioni.
Fare trading sul CAC 40 con i CFD:
I contratti per differenza (CFD) consentono ai trader di speculare sul rialzo o sul ribasso dell'indice CAC 40 senza possedere effettivamente gli asset sottostanti. I CFD offrono una notevole flessibilità, consentendo ai trader di assumere posizioni lunghe o corte sull'indice in base alle loro aspettative di mercato.
Questo metodo viene spesso utilizzato nel breve termine per trarre vantaggio dalle fluttuazioni giornaliere del costo. I CFD possono essere negoziati con una leva finanziaria, il che significa che i trader possono potenzialmente ottenere guadagni maggiori, ma questo comporta anche un maggiore rischio di perdita.
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Fare trading sul CAC 40 con gli ETF:
Gli Exchange Traded Funds (ETF) sono fondi negoziati in borsa che seguono la performance di un indice o di un paniere di azioni. Gli ETF del CAC 40 permettono agli investitori di investire in un portafoglio diversificato di azioni del CAC 40 con un'unica partecipazione. In questo modo si ottiene un'esposizione immediata all'intero indice, adatta agli investitori che cercano un approccio più passivo o diversificato.
Gli ETF possono essere negoziati come azioni ordinarie nelle borse valori, offrendo un'elevata liquidità e commissioni generalmente basse. Questo metodo è spesso preferito dagli investitori a lungo termine che desiderano replicare la performance complessiva del CAC 40.
Cosa devo sapere prima di fare trading sull'indice azionario francese CAC 40?
Cominciamo con l’interessarci all’indice CAC 40 e agli elementi che è importante conoscere al riguardo per analizzarlo in modo efficace.
Il CAC 40 è un indice borsistico francese che, come indica il suo nome, è composto dalle 40 più importanti società francesi quotate sul mercato borsistico Euronext Paris. L’indice fa quindi parte del principale mercato europeo, vale a dire l’Euronext, e rappresenta da solo oltre l’80% della piazza finanziaria francese.
Le società che compongono l’indice CAC 40 vengono selezionate tra le prime 100 società francesi appartenenti a diversi settori di attività che riflettono il più obiettivamente possibile l’economia francese e la sua salute.
Da un punto di vista storico, ricordiamo che l’indice CAC 40 è stato creato il 31 dicembre 1987 e che in quel momento la sua quotazione di base era di 1.000 punti. In seguito al crac del 1987, l’indice è stato creato dalla Compagnie des Agents de Change dal cui acronimo, CAC, ha preso il nome. Tuttavia, ad oggi il nome, pur identico, è invece l’acronimo di “Cotation Assistée en Continu” (quotazione assistita in continuo) semplicemente perché il valore di questo indice viene aggiornato ogni 15 secondi, dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 17.30.
Naturalmente, come avviene con altri indici borsistici internazionali, l’elenco delle società che compongono il CAC 40 evolve nel tempo. Alcune imprese escono quindi dalla composizione dell’indice a favore di altre società la cui capitalizzazione è più elevata.
Tuttavia, alcune imprese particolarmente solide fanno parte dell’indice borsistico CAC 40 fin dalla sua creazione e non ne sono mai uscite. Si tratta delle imprese Accor, Air Liquide, Carrefour, Danone, Lafarge-Holcim, l’Oréal, LVMH, Michelin, Saint-Gobain, Sanofi, Société Générale e Vivendi. Si noti inoltre che, dalla sua creazione 32 anni fa, sono 94 le società francesi che hanno fatto parte di questo indice.
Come viene calcolata la quotazione dell’indice borsistico CAC 40?
La comprensione del funzionamento e della composizione del CAC 40 è ovviamente importante ma è anche importante sapere come viene calcolata la sua quotazione che è quanto proponiamo di scoprire qui nel dettaglio.
Per comprendere il metodo di calcolo, va innanzitutto segnalato che dal dicembre 2003 il CAC 40 ha adottato il sistema della capitalizzazione di mercato flottante, tenendo conto del numero di titoli di una società quotata disponibili per l’acquisto sul mercato. Questa modifica del metodo di calcolo mirava allora ad avvicinarsi a quanto già avveniva per i principali indici borsistici internazionali.
In definitiva, il calcolo della quotazione dell’indice CAC 40 si basa sulla capitalizzazione delle società che lo compongono, ottenuta moltiplicando il numero di azioni di ciascuna impresa sul mercato per il prezzo di tali azioni.
Per quanto riguarda la gestione dell’indice CAC 40 e, in particolare, l’aggiornamento dei valori che lo compongono, è il consiglio scientifico degli indici Euronext, composto da vari esperti indipendenti da tale operatore di Borsa, ad essere responsabile di tali revisioni e a decidere quindi in merito all’entrata o all’uscita di determinati valori dall’indice al fine di conservarne una buona rappresentatività. In totale, 8 esperti indipendenti, tra cui accademici, industriali e analisti, si riuniscono ogni tre mesi ovvero il terzo venerdì di giugno, settembre e dicembre. La loro decisione tiene conto al tempo stesso del volume delle operazioni sul titolo dell’impresa, della rappresentatività di tutti i settori dell’attività nazionale e dello scambio regolare dei titoli.
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Evoluzione storica del CAC 40 :
- 1988: è l'anno di creazione dell'indice CAC 40. In realtà, questo indice è stato lanciato il 31 dicembre 1987, dopo l'adozione della legge bancaria del 1984 e nel contesto dell'ascesa della globalizzazione finanziaria e dopo il crollo del 1987.
- 2000: in quell'anno il CAC 40 raggiunge il massimo storico di 6.944,77 punti grazie alla bolla speculativa dei titoli delle telecomunicazioni, dei media e della tecnologia. Poi, con lo scoppio della bolla, è sceso a 2.401,15 punti nel marzo 2003.
- 2003: Dal 2003, il CAC 40 tiene conto del flottante oltre che della capitalizzazione di mercato delle società che lo compongono.
- 2008: quell'anno, il CAC 40 è sceso di nuovo, scendendo sotto i 4.200 punti a luglio e a 3.200 punti a ottobre. Si è trattato di una vera e propria crisi del mercato azionario. Nel corso dell'intero anno, l'indice ha registrato il calo più marcato della sua storia, con un -42,68%.
- 2011: il 2011 è stato l'anno di un nuovo crollo dell'indice CAC 40, che è sceso del 28,8% tra luglio e settembre.
- 2017 : Il CAC 40 inizia a includere nuovi titoli tecnologici come Atos, STMicroelectronics, Dassault Systèmes e Thales.
- 2019: quest'anno sarà caratterizzato da una distribuzione record di dividendi per oltre 49,2 miliardi di euro e da riacquisti di azioni per oltre 10,7 miliardi di euro.
- 2020 : Con la pandemia Covid-19, il CAC 40 registrerà il più grande calo della sua storia nel 2020, con una caduta del 12,28% il 12 marzo. Dopo aver iniziato l'anno a oltre 6.000 punti, alla fine della sessione era sceso a 4.044,26 punti. La caduta è proseguita fino a 3 754,84 punti il 18 marzo, con una perdita totale di oltre il 40% del valore in un mese. Prima della fine dell'anno, tuttavia, l'indice rimbalzerà rapidamente con un guadagno del 20% prima della fine di marzo e un secondo aumento del 20% a novembre dopo l'annuncio dell'efficacia dei primi vaccini.
- 2021: All'inizio del 2021, il CAC 40 supera il picco pre-pandemia, sostenuto dalle speranze di ripresa, e raggiunge 6.131,34 punti, vicino al livello record del 2007, grazie soprattutto ai titoli ciclici. Continuerà a salire e si avvicinerà al livello di 6.800 punti nell'estate del 2021. Infine, la soglia psicologica dei 7.000 punti sarà superata nel novembre 2021 e segnerà un massimo storico assoluto.
- 2022 : La tendenza al rialzo dell'indice CAC 40 continua e il 5 gennaio 2022 viene raggiunto un nuovo massimo storico a 7.376,37 punti alla chiusura e un massimo storico a 7.384,86 punti durante la sessione. Tuttavia, una correzione al ribasso guidata dalla guerra in Ucraina ha portato a un ulteriore calo fino a raggiungere il minimo di 5.962,96 punti nel marzo 2022.
L’analisi tecnica della quotazione dell’indice CAC 40 e gli indicatori da seguire
La seconda analisi che bisogna utilizzare per esaminare le possibilità di evoluzione della quotazione dell’indice CAC 40 è l’analisi tecnica.
Tale analisi si basa unicamente sullo studio dei grafici dell’indice e della sua quotazione attuale e storica. Per realizzare un'analisi tecnica coerente è comunque necessario conoscere un po' la metodologia e i principali indicatori tecnici di tendenza o di volatilità. Vanno studiati in particolare:
Quanto più si farà uso di indicatori diversi, tanto più si otterrà un’analisi accurata. A tal fine, ovviamente, occorrerà scegliere bene i grafici su cui realizzare tale analisi, privilegiando in particolare quelli personalizzabili. Questi ultimi, spesso forniti dai broker online, permettono infatti di gestire diverse visualizzazioni di curve e di frequenze nonché di visualizzare in diretta i principali indicatori offrendo così una migliore visibilità. Per ottenere dei segnali non resterà che interpretare i movimenti osservati sullo schermo.
Attiriamo tuttavia l’attenzione sul fatto che l’analisi tecnica non deve mai essere utilizzata da sola ma sempre in parallelo ad una buona analisi fondamentale, e questo indipendentemente dal valore che si intende studiare.